Convento di S. Domenico – Martina Franca (TA)
L’ex Convento di San Domenico è ubicato nel centro storico di Martina Franca (TA), tra Via Principe Umberto e Via Metastasio e forma, con l’annessa chiesa parrocchiale, un complesso religioso. Il Convento nacque ai piedi del Colle di Montedoro intorno al 1400. Manca del tutto la documentazione circa la sua costruzione e di quella della chiesa preesistente all’attuale chiesa barocca. Originariamente fu un edificio a pianterreno a pianta quadrata intorno al chiostro circondato dai pilastri che sorreggono gli archi ogivali con al centro il pozzo. Nel ‘500 ebbe la prima modifica con qualche ritocco all’edificio. Nel ‘600 e poi nel ‘700, quando il Convento diventò un centro di attività culturale, fu elevato il primo piano con stanze più ampie e più decorose. Nel ‘700, quando si decise la costruzione della nuova chiesa, il Convento fu rimaneggiato ed ampliato: si continuò la costruzione nella parte posteriore, acquistando vecchie case per creare nuove stanze ed accogliere più degnamente i numerosi Padri di passaggio. Durante il regno napoleonico il Convento fu adibito a caserma della Gendarmeria. La caduta di Napoleone, con la disfatta di Waterloo nel 1814, portò allo sfacelo l’impero napoleonico ed il conseguente Congresso di Vienna affermò l’importanza della Chiesa in tutte le sue strutture, cosicché venne riconosciuto lo Stato Pontificio. Il convento, trasformato in caserma, era ridotto in pessime condizioni. Il Governo Borbonico si impegnò a restaurare i conventi degli ordini religiosi, ma dopo di ciò, il Convento di Martina Franca giunse alla definitiva soppressione nel 1862. Durante il XX secolo è stato adibito a palazzo di giustizia, con carcere al 2° piano, e ad ufficio postale.
L’esigenza che si è voluta soddisfare con la progettazione del restauro è quella di conservare l’integrità statica del monumento, operando interventi opportuni dal punto di vista strutturale, oltre che la promozione di una concreta rivitalizzazione dello stesso, creando dei validi motivi di reinserimento nella realtà locale, attraverso opere di restauro architettonico e strutturale, di miglioramento ed adeguamento funzionale, nonché lavori di adeguamento alle vigenti norme di sicurezza, rispettando, quanto più possibile, l’identità storica, architettonica e strutturale dell’edificio. Una nuova soluzione funzionale è stata progettata, prevedendo la realizzazione di uffici, di un piccolo teatro dove poter eseguire delle piccole rappresentazioni musicali e teatrali ed infine l’allestimento di spazi per laboratori musicali e salette espositive e per l’ascolto della musica.